“Chi lavora con le sue mani è un lavoratore. Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano. Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista.”
San Francesco
Mi Presento
Ho trascorso 21 anni in quello che era il Centro di Chirurgia della mano della Repubblica di San Marino.
Ore ed ore di esercitazione tra lo stabulario e la sala operatoria dell’ ospedale, hanno dato una grossa spinta alla mia formazione chirurgica, applicandomi nell’esercizio della microchirurgia della mano fino ai grossi interventi di ricostruzione dell’avambraccio.
Dal 1991 ha cominciato a nascere anche l’interesse per la chirurgia del piede. Da allora costanti viaggi dai più illustri Maestri Italiani e stranieri, primo fra tutti il professor Pisani. L’esperienza in sala e la conoscenza della materia attraverso i viaggi mi hanno permesso di appassionarmi alla patologia del piede sempre più intensamente.
Oggi posso riassumere ed esercitare tutto ciò appreso in questi anni applicandomi sia sul retropiede sia sull’avampiede, dalla patologia del Tendine d’Achille all’Alluce valgo. Ma quello che più mi piace del mio lavoro è l’aver appreso le diverse tecniche sulla cura delle deformità delle dita , l’alluce valgo , le dita a martello, le metatarsalgie e poter permettermi di applicarle con discernimento e ragionevolezza , ora l’una, ora l’altra, relativamente alla necessità del singolo piede. Per cui valuterò se su quel piede sarà più opportuno eseguire la tecnica percutanea, o la tecnica tradizionale, o magari associare entrambe.
E negli anni ho imparato che la tecnica chirurgica la valutazione del piede , la clinica… migliora se cresce la capacità di trattare il “Paziente Piede” che è un paziente particolarissimo.
Il piede ha una grande rappresentazione corticale sensitiva e il dolore che consegue alla patologia è un dolore intenso e coinvolgente emotivamente. Sarà importante immedesimarsi in queste situazioni di dolore, essere capaci di trattare illustrare, spiegare ciò a cui andrà incontro il paziente se dovesse operarsi. Da ultimo sarà importante seguire il paziente nel periodo post operatorio, aspetto che ho curato moltissimo avvalendo di validissimi collaboratori, podologi e fisioterapisti che mai lo lasceranno solo.