Le risposte del Dott. Goffredo Montagna, Responsabile della chirurgia del piede e della mano presso l’Ospedale privato accreditato “Sol et Salus” di Rimini e “Malatesta Novello” di Cesena.
G: Chiediamo alcune delucidazioni in merito al problema del dolore posteriore del tallone e del tendine d’Achille, chiamato anche morbo di Haglund.
Ma di cosa si tratta in realtà?
D: Facciamo ordine! Abbiamo parlato recentemente del dolore sotto il tallone: fascite o sperone calcaneale. Ora ci spostiamo dietro e sopra il tallone e al tendine d’Achille.
Oggi possiamo distinguere la patologia cronica del tendine d’Achille in:
• Patologia Inserzionale
• Patologia Non Inserzionale
Patologia Inserzionale Cronica del Tendine d’Achille
Caratterizzata da una prominenza ossea posteriore del calcagno.
A volte si trova come esito di apofisite adolescenziale (spesso associata a a varismo del calcagno) che prende il nome di osteocondrite di Sever-Blanke-Haglund che tende a risolversi e che dà dolore nel bambino in accrescimento e si cura semplicemente con l’astensione dell’attività sportiva.
Altre volte ci troviamo di fronte ad un angolo alto postero superiore, strutturale, che crea conflitto tra scarpa ed osso. Spesso si trovano calcificazioni all’inserzioni del tendine d’Achille più o meno voluminose che aumentano il conflitto, quindi l’infiammazione, quindi il dolore.
Patologia Non Inserzionale Cronica del Tendine d’Achille
L’infiammazione cronica del tendine d’Achille si trova un po’ più in alto della sua inserzione circa a 2-3 cm. Caratterizzata da un rigonfiamento fusiforme del tendine e dà dolore in questa zona durante la camminata o la corsa. Il tendine in questa zona è degenerato e si indebolisce.
G: È vero che esiste il rischio di rottura del tendine ?
D: La patologia inserzionale è caratterizzata da un forte dolore nelle fasi acute ma non presenta rischi di rotture. La patologia non inserzionale può avere un dolore più subdolo ma maggiore rischio di rottura accidentale.
G: È una patologia che colpisce lo sportivo?
D: Più frequentemente la patologia non inserzionale. Quella inserzionale può colpire qualsiasi persona sia maschi che femmine, anche non sportivi.
È un problema legato alla struttura, alla forma del calcagno, all’attrito di cui parlavamo prima, con la calzatura. Certamente questo attrito è più facile che avvenga in chi corre o cammina molto.
G: Dottore ci parli di come si curano questi disturbi
D: Come sempre esiste una progressività delle terapie.
Si inizia sempre con la terapia conservativa:
• Fisioterapia
• Plantare di compenso e riequilibrio
• Calzatura idonea
G: …e quando queste falliscono?
D: Quando queste falliscono e la malattia tende a cronicizzare, è sempre più conosciuta ed apprezzata la Medicina Rigenerativa.
La Medicina Rigenerativa
PRP, CELLULE DEL GRASSO, ASPIRATO MIDOLLARE, MONOCITI
G: Dottore funzionano queste nuove terapie?
D: Io sono ottimista, sono terapie in divenire, sempre più studiate e messe a punto.
Direi che quella più usata è il PRP che è anche il meno costoso e “invasivo”. Soprattutto si ottengono risultati nella infiammazione e nel dolore.
G: Immaginiamo che quando tutte queste terapie falliscono…
D: Rimane la Terapia Chirurgica.
Mi soffermerò su due interventi in cui ho più esperienza e che mi hanno dato buoni risultati (89-92%) in questi anni.
La Chirurgia Mininvasiva nelle Tendinopatie Croniche Non Inserzionale
La finalità è quella di eseguire delle “scarificazioni“, cioè dei tagli (normalmente 3), nella parte sofferente del tendine attraverso solo 3 forellini nella cute con un piccolo bisturi.
Questo serve a fare sanguinare, nel suo interno, e portare quelle cellule “nuove e rigeneratrici” che serviranno a produrre tessuto nuovo e più robusto nel tendine achilleo.
L’intervento si esegue in day Hospital, in anestesia spinale.
Seguirà l’applicazione di un tutore Walker per 15 gg senza carico seguito da altri 15 giorni con carico.
Il mese successivo si eseguirà adeguata Fisiochinesi terapia e rieducazione del cammino.
A me pare una buona alternativa al trattamento con cellule staminali, poco invasiva. Oppure quando la terapia con le cellule fallisce.
La Terapia Chirurgica per la Tendinopatia Inserzionale Cronica Calcifica del Tendine Achille
CALCAGNO ALTO DI HAGLUND
Dobbiamo ottenere quattro finalità:
1. Togliere per quanto possibile la calcificazione
2. Rimuovere la borsite cronica
3. Abbassare lo spigolo alto posteriore
4. Scarificare il tendine
G: Come mai esegue questo intervento?
D: La somma di tante esperienze chirurgiche negli anni. Ottengo i migliori risultati, se ben condotto è modestamente invasivo. Tecnicamente ci vogliono 20-25 min. Si esegue in regime di one-day surgery.
G: Dopo l’intervento?
D: Si indossa un tutore tipo walker, con calza elastica per 21 giorni senza carico, e 21 giorni con carico
Segue molta fisiochinesi terapia.
Ritorno all’attività comune dopo 2-3 mesi. Attività sportiva senza carico, nuoto, bicicletta dopo 2-3 mesi. In carico, camminata e corsa, dopo il 4 mese.
G: Dove svolge la sua attività chirurgica? Come possiamo aiutare i nostri lettori a contattarla per una visita specialistica?
D: Esercito la mia attività chirurgica presso gli Ospedali privati accreditati “Sol et Salus ” di Rimini (Torre Pedrera) e “Malatesta Novello” di Cesena. Per ciò che riguarda le visite ambulatoriali, le possibilità sono molteplici partendo da Cesena, Rimini, Riccione in Romagna; Pesaro, Senigallia, Chiaravalle, Montecosaro nelle Marche, Termoli in Molise.